LETTERATURA STRANIERA

“I dolori del giovane Werther” di Goethe

I dolori del giovane Werther è un romanzo epistolare dello scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe, in cui il protagonista racconta la propria storia attraverso le lettere che invia all’amico Guglielmo. Le vicende prendono forma perciò grazie al ritmo serrato delle missive, datate 1771; ad un tratto la narrazione in prima persona è interrotta per lasciare spazio alle parole dell’editore, che chiariscono gli eventi conclusivi dell’intreccio.

Come emerge dal titolo, i protagonisti dell’opera sono Werther, la sua giovinezza e i suoi dolori. Tutto ruota intorno al giovane, che dà puntuale rappresentazione di se stesso e del mondo circostante; gli altri personaggi esistono in relazione a lui, e nel modo in cui egli crede che esistano. Fin dal primo incontro con la protagonista femminile, Carlotta, Werther rimane affascinato: le attribuisce ben presto qualità lodevoli, ovvero semplicità, intelligenza, bontà, carattere e solerzia. La idealizza e la ama in modo totalizzante, tuttavia l’amore non può essere dichiarato, né tantomeno ricambiato alla luce del sole: Carlotta è infatti promessa sposa ad Alberto, di cui Werther diverrà amico. Il sogno di possedere l’oggetto del proprio desiderio si scontra quindi con la realtà: l’incapacità di adattarsi agli eventi esterni, a causa della forza assoluta del proprio sentire, condurrà il protagonista ad un’estrema decisione.

Definirei quella di Werther la vicenda romantica di sentimenti mai ricondotti al lume della ragione. In più punti del testo epistolare il giovane dissemina la sua filosofia di vita, anarchica ed emotiva; essa emerge ad esempio nel discorso relativo all’arte: un artista che segue le regole, pur producendo qualcosa di non brutto, tuttavia distrugge il sentimento della natura.

Si ridimensiona così non solo il valore di leggi e regole, che sono certo frutto della ragione, ma persino quello della conoscenza: ciò che Werther sa, chiunque lo può imparare, ma solo lui possiede il suo cuore.

El Beso (Pinacoteca de Brera, Milán, 1859).jpg

Francesco Hayez, Il bacio, 1859, Milano, Pinacoteca di Brera.