Il dativo di possesso indica l’appartenenza di un elemento a qualcuno; viene usato in alternativa al verbo avere.
Osserviamo i seguenti esempi:

- Liviae sunt multae amicae
Dativo+verbo sum+nominativo
Traduzione letterale: Molte amiche sono a Livia
Ovvero: Livia ha molte amiche
Ordine della frase in italiano: soggetto + verbo avere + complemento oggetto.
Mentre in latino l’ordine delle parole è indifferente, in quanto contano solo le desinenze e quindi i casi, in italiano si deve seguire un ordine preciso affinché la frase abbia senso.
2. Dominae multae curae sunt
Dativo+ nominativo+ verbo sum
Traduzione letterale: Molte preoccupazioni sono alla padrona
Ovvero: La padrona ha molte preoccupazioni
Ordine della frase in italiano: soggetto + verbo avere + complemento oggetto.

3. Dominis villae sunt.
Traduzione letterale: Le ville sono alle padrone
Ovvero: Le padrone/ i padroni hanno le ville
4. Agricolis casa est.
Traduzione letterale: La casupola è ai contadini
Ovvero: I contadini hanno la casupola.
5. Vigiliis sagittae non sunt.
Traduzione letterale: Le frecce non sono alle sentinelle
Ovvero: Le sentinelle non hanno le frecce
6. Tulliae constantia non est.
Traduzione letterale: La costanza non è a Tullia
Ovvero: Tullia non ha costanza.
Osserva in queste frasi il passaggio dall’uso “habeo” al dativo di possesso

- Domina mea multas divitias habet
La mia padrona ha molta ricchezza.
Multae divitiae dominae meae sunt.
2. Dominae ancillae fidas amicas habent.
Le ancelle della padrona hanno amiche fidate.
Fidae amicae sunt ancillis dominae.
nominativo+verbo sum+ dativo+genitivo.